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sabato 5 maggio 2012
Scheda *** IVAN CANKAR *** letterato sloveno
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Un suo ritratto elaborato da Giuliano Verbi, un grande appassionato d'escursioni di Trieste
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Ivan Cankar nacque a Vrhnika il 10/5/1876 da una famiglia di poveri artigiani ed perì a Ljubljana l'11/12/1918. Suo padre emigrò negli USA in cerca di fortuna, sicchè Ivan venne cresciuto dalla madre, una figura severa, che verrà ripresa nella sua produzione letteraria.
E' stato uno dei massimi letterati sloveni del Novecento. Trasferitosi a Ljubljana e quindi a Vienna dove perfezionò gli studi umanistici, entrò in contatto con i maggiori scrittori sloveni dell'epoca (Preseren, Gregorcic, Jenko, Kette ecc.) e si caratterizzò sin dall'inizio per il suo realismo storico ed appoggiò l'idea dell'unicità culturale slovena. Visse l'epoca delle Avanguardie Storiche e della grandi trasformazioni correlate alla Prima Guerra Mondiale, divenendo un militante politico. Tuttavia, egli dissentì dall'idea di creare, al tramonto dell'Impero Asburgico, un'entità statuale che comprendesse al suo interno tutte le comunità slave (Jugoslavia), bensì sottolineò l'individualismo sloveno dal punto di vista culturale. Le opere più importanti sono “Gli Sloveni e la cultura slovena” pubblicata a Trieste nel 1907 e “Gli Sloveni e la Jugoslavia” edita nel 1913.
Cankar fu anche un apprezzato poeta e scrisse di moralità, società e nazione. A questo proposito, va evidenziato, che egli si soffermò e riflettè sulle condizioni di vita disagiate dei contadini sloveni, sempre tesi ad un'esistenza migliore.
La sua produzione letteraria è caratterizzata da una grande introspezione, da forza e vigore intellettuali cosiccome da una personalità fragile.
Egli divenne, all'indomani della sua morte, una figura centrale di riferimento per i giovani intellettuali sloveni, che si opponevano alle idee politiche accentratrici (Belgrado) e lottavano per il mantenimento della peculiarità culturale slovena.